Micro CHP

Sviluppo di una unità micro-CHP a celle a combustibile. 

anno: 2003/2004 (durata 48 mesi)
committente: Regione Piemonte
Soggetto attuatore:   I partner hanno costituito l'Associazione Temporanea di Scopo, ATS, in cui l’Environment Park  ha solto il ruolo di Capofila.
responsabile scientifico:  Politecnico di Torino

In Figura 1 è indicato lo schema complessivo del sistema che sarà sviluppato consistente in un impianto con 2 circolatori a regolazione indipendente delle zone (Zona 1 dotata di impianto a pavimento e zona 2 di impianto a radiatori).
Alla chiusura del contatto del termostato ambiente, la temperatura di mandata della caldaia viene determinata dal valore fisso impostato sul comando remoto; nella zona 1 tale valore viene limitato dalla regolazione della valvola termostatica installata. All’apertura dei contatti del termostato ambiente della zona 2, il valore di temperatura della zona 1 viene determinato dalla curva di riscaldamento impostata e dalle compensazioni dovute alla sonda esterna e dal comando remoto. Il Fuel Cell Power Module è asservito direttamente alla Tmedia di un accumulatore termico ove mantiene l’acqua ad una temperatura di circa 60°C. Quando la temperatura dell’accumulatore è inferiore a 45°C il Power Module si attiva producendo energia elettrica e calore.

L’acqua sanitaria e quella di ritorno del riscaldamento prelevano ambedue in priorità calore dall’accumulatore termico in modo che il Power Module (vedi Fig. 2) sia mantenuto attivo per il maggior tempo possibile.